Il gioco delle patine è bello, soddisfacente e molto divertente perchè si sa i colori fanno parte della nostra vita e ci sono momenti in cui abbiamo una grande voglia di colore.
Ma chi ha “giocato” con le patine sa che ci sono anche problemi da affrontare e piccole delusioni sempre dietro l’angolo che bisogna sempre essere pronti ad affrontare.
Così in questa calda (se pur rinfrescata) serata estiva vi voglio raccontare le mie patine.
La patina è una trasformazione che subisce il metallo (nel mio caso il rame) e si può sviluppare in diversi modi:
Ci sono le patine “a caldo” ovvero quelle ottenute scaldando il pezzo sul fuoco. Le sfumature che solitamente si ottengono vanno dai colori dell’arcobaleno fino ad un grigio piombo se si scalda il pezzo fino a farlo diventare rovente, passando per tutta una serie di arancioni…e per le variazioni basta immergere il pezzo rovente in acqua fredda e ammirare il risultato.
Poi ci sono le patine da “reazione chimica” ovvero quelle ottenute con sostanze, acide ed aggressive che aggiunte al “potere” del sale creano meraviglie…basta svuotare l’armadietto dei detergenti-detersivi-pulenti aggiungendo limone e aceto sale e ammoniaca.
Oppure ci sono le patine ottenute con i colori (smalti , pastelli a cera, colori a caldo e a freddo) che vengono applicate sopra al pezzo e creano un bel colore.
E qui potete scatenare la vostra fantasia!!!!
Le patine che preferisco sono quelle al punto due ottenute con sale ed ammoniaca, mi piace scoprire ogni volta un colore sempre nuovo, una patina che prende le forme ed i toni più svariati sempre però rimanendo sulla tinta verde-turchese-azzurro-blu. La mia necessità era quella di creare altre sfumature di colore. Come dicevo in questo post mi serviva qualcosa di leggero come polvere, che si adagiasse sulla patina e si unisse a lei.
Ho pensato ai gessetti…esatto i gessetti colorati quelli per scrivere sulle, ormai jurassiche, lavagne nere. Una passata di gessetto sopra la patina e vi ritrovate i colori che vi avevo mostrato qui…
Una cosa semplice, funzionale, economica, un’idea in piu’… che funziona.
Una spruzzata di vernice acrilica e….patina sia!!!!
ps.:Qualunque patina scegliete di provare ricordatevi di rispettare le norme di sicurezza che sono molto molto importanti
ps.1: Queste sono le patine che ho provato io…i miei studi credo che siano arrivati al 10%…c’è ancora tanto da scoprire!!!
E brava la nostra furbetta!!!!Abbiamo già risolto-Baciotti tanti tanti.Cinzia
post molto interessante 🙂 grazie! Un abbraccio,Manu
Davvero interessante questo uso dei gessetti 🙂
Ingegnosa!!! Molto molto interessante! Bello da parte tua condividere le tue scoperte!BaciGio
Ma le inventi tutte Grazia, bravissima, apprezzo molto la fantasia e la creatività!!Buon fine settimanaCarmen
Mi accorgo solo adesso che abbiamo postato entrambe sullo stesso argomneto, e il tuo post era precedente al mio di stamattina… mi spiace tanto grazia, avrei evitato se me nefossi accorta. Ci ho anche messo un secolo a decidermi a scrivere qualcosa e guarda qui… Interessantissimo il dscorso dei gessetti, grazie mille, e ancora scusa,Alessia
Sono contenta che tu abbia condiviso queste informazioni. Ely
davvero interessante, mia cara!
Interessante sperimentazione! Buona serata…
Grande Grazia!!
Adoro le patine, ma io uso solo quelle liquide. Fantasy Jewellery
anche io avevo pensato ai gessetti e ai colori a cera! non mi ritrovo a maneggiare con acidi e soluzioni chimiche .. ho sempre il timore che siano pericolose… così sono andata in cerca di qualcosa di \”naturale\” per le mie creazioni! sicuramente le patine verderame hanno qualcosa in più ma anche quelle ottenute con questi colori non mi dispiacciono!
Bella inventiva la storia dei gessetti! E da come vedo anche il tuo andare con le scoperte e esperimenti ti appassiona e mi incuriosisce! Grazie per il tuo condividere con noi \”le ricette\” è di questo ti apprezzo tantissimo! Buona Estate colorata cara Grazia!
Trovo che sia davvero generoso da parte tua condividere le tue conoscenze con chi, come me, non saprebbe proprio che pesci pigliare^^ grazie, davvero tante tante tante grazie!!! Un bacione<3
Ciao Grazia, sono d'accordo con Dyl è davvero generoso da parte tua condividere le tue scoperte. Non è da tutti oggigiorno condividere con gli altri ciò che faticosamente si è appreso. Mi ero fatta un'idea sull'ingrediente misterioso per fare la patina arancione….era sbagliato ovviamente….avevo pensato alla polvere di paprika perchè quando la uso in cucina mi lascia molto colore sulle mani.
La prima che descrivi è l'ossidazione io l'ho raccontata come possibile esperimento e il mio ragazzo dice che è una cavolata perché l'ossido che si forma si appiccica alla pelle e lo toglie. effettivamente il rame è così, invecchia naturalmente col tempo, neanche con troppo tempo, e l'acidità della pelle può togliere l'ossido creato col tempo e forse ma non è detto, ricrearlo a sua volta! più li porti gli oggetti addosso e più si schiariscono, è questo il bello del metallo no? poi su anelli fini non vale la pena riscaldarli altrimenti diventerebbero troppo duttili e si deformerebbero con la trazione ma sulle lastre va benissimo riscaldare perché sono spesse e resistenti! Per quanto rigurarda la vernice acrilica, io tanti anni fa a scuola avevo provato a usare i colori a tempera e poi una passata di vernice acrilica ma si è scrostato -_- forse è colpa delle tempere gli acrilici sono migliori ma costosi! la vernice acrilica che si possa aggrappare al metallo è vero ma che possa proteggerlo non lo so, dopotutto crea la ruggine il rame!grasso e polvere sui metalli non attaccano di loro ma se sommersi dalla vernice si! io non sono esperta di vernici e smalti su metalli, ma c'è veramente tanto da sapere 😀 Invece mi ispirano moltissimo le patine a reazione chimica e i colori per metallo che già ci sono in commercio! Costeranno molto ma quello che creano gli altri è già studiato e sperimentatociao e buona giornata